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sabato 3 marzo 2012
“L’anno che verrà” è scritto in forma poetica, in essa tutto è melodia, e dolcezza, frutto di una poesia vissuta, nata nel momento in cui la gente la raccoglie per strada . Ecco allora il testo parla da sé e scatta così inequivocabilmente, un tempismo incredibile. “Ci sarà tre volte Natale” è un’altra strofa essenziale per comprendere meglio il vero significato della canzone. Infatti, si esalta il bisogno del calore familiare, dell’amore e della sicurezza, “è festa tutto l’anno”, enuncia l’impossibilità di un vivere lontanissimo dalla realtà dove il sogno è parte predominante di questa società. L’anno nuovo è alle porte e si spera di cancellare i ricordi dolorosi e amari, di un’esistenza spesso sofferta ma ricompensata dall’enorme dono della vita, che poi porterà l’uomo in un percorso di differenti situazioni. La canzone racconta, “qualcuno senza grandi disturbi sparirà”, evidenziando con questa significativa strofa, la perdita di alcune persone care, che durante il nuovo anno probabilmente se ne andranno, per un mondo di mille incognite, ma tutto continua nella normalità più assoluta, perché questa è la regola della vita. Così Lucio Dalla si sfoga con il “suo” ipotetico amico, cercando di fargli capire che il sogno e le sue tante magie, persistono nella vita giornaliera, e purtroppo tutto finisce nella consolazione e nella speranza immaginaria, che l’anno che sta lentamente arrivando, passerà, portandosi con sé gioie e dolori di una esistenza vissuta nella perenne speranza dell’irraggiungibile felicità.
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